La congregazione 36 sarà ricordata per alcune novità.
Anzitutto, è stata adottata una nuova formula come era stato richiesto dalla precedente congregazione. Finora, la congregazione iniziava formalmente con la sessione plenaria, quando tutti i delegati si riuniscono nell’aula. Con la nuova formula, la congregazione è effettivamente incominciata un anno prima, quando i membri eletti dalle varie province si sono riuniti a livello di conferenze continentali (Africa, America Latina, Asia-Pacifico, Canada-Stati Uniti, Europa, Sud-Asia) per formare le commissioni preparatorie. Queste commissioni hanno preparato i documenti su cui gli elettori si stanno confrontando in aula e che precedentemente, dovevano essere redatti al momento, con grande perdita di tempo.
L’aula dove tradizionalmente si svolge la congregazione è stata completamente rinnovata. E’ stato creato un ambiente piacevole dotato di una infrastruttura tecnologica per favorire al massimo la partecipazione di tutti i congregati.
Altra novità è la presenza dei fratelli. A dire il vero è la terza volta che i fratelli (religiosi non sacerdoti) partecipano alla congregazione generale, ma in questa congregazione hanno avuto diritto pieno di voto al pari degli altri membri, in particolare è la prima volta che i fratelli hanno potuto partecipare all’elezione del nuovo generale. In questa congregazione sono i sei, uno per ogni conferenza continentale.
Per la prima volta si è usato un logo e una descrizione che caratterizzano la congregazione: “Al largo, dove è più profondo”. La citazione è presa da un discorso che papa Francesco ha rivolto alla Compagnia nel 2014, in occasione della festa di Sant’Ignazio.
La gc36 è una congregazione paperless, dove cioè è stato ridotto al minimo il consumo di carta. Ogni elettore è stato dotato di un tablet attraverso il quale può accedere alla preghiera del mattino, ai documenti, alla traduzione simultanea, alla prenotazione degli interventi e alle votazioni in tempo reale.
Per la prima volta, oltre al sito web e alla newsletter giornaliera, sono stati utilizzati i social network (facebook, twitter, instagram e youtube) per aiutare gesuiti e collaboratori sparsi nel mondo a partecipare all’evento. La risposta è stata molto positiva: si è generata una dinamica partecipativa che ha coinvolto diverse migliaia di persone quotidianamente in giro per il mondo.
Altra importante novità della 36ma congregazione generale: è stato eletto per la prima volta un generale non europeo, proveniente dall’America Latina.
E, ovviamente, è la prima congregazione che avviene sotto il pontificato di un papa gesuita…