Nel pomeriggio di venerdì 28 ottobre i membri della CG36 sono stati ricevuti presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana per incontrare i gesuiti impegnati nel Consorzio universitario che comprende la Gregoriana, il Pontificio Istituto Orientale e il Pontificio Istituto Biblico. Sant’Ignazio di Loyola pose le basi della Gregoriana istituendo, nel 1551, una “Scuola di grammatica, d’umanità e dottrina cristiana, gratis”, che presto si sviluppò in centro universitario noto come il Collegio Romano. Nel 1873, dopo la restaurazione della Compagnia, papa Pio IX decise che il nome fosse mutato in “Pontificia Università Gregoriana” in onore del suo patrono, papa Gregorio XIII.
Nel suo saluto, il rettore p. Nuno da Silva Gonçalves ha ringraziato a nome della comunità universitaria i membri della CG36 e p. Sosa che rappresentano la Compagnia di Gesù universale, per la concretezza del sostegno e dell’incoraggiamento ricevuti. «Continueremo a domandare attraverso il Padre Generale altre persone eccellenti – ha concluso – e confidiamo che ci presterete attenzione nonostante i sacrifici che ciò dovrà comportare per le Province e per le Regioni. Vi assicuro che la vostra generosità e il vostro sacrificio ci danno la possibilità di servire sempre meglio la Chiesa universale e il Santo Padre».
P. Arturo Sosa, che è stato studente della Gregoriana e ne ha conosciuto da vicino l’operato come Delegato del Superiore generale per le case ed opere Interprovinciali Romane, ha sottolineato che incontrarsi in questa sede significa mettersi in contatto con le origini apostoliche della Compagnia. Il Consorzio, infatti, «non è un capriccio di alcuni gesuiti innamorati della ricerca e dell’insegnamento. L’Università Gregoriana, l’Istituto Biblico e l’Istituto Orientale sono stati creati dal Santo Padre e affidati alla Compagnia di Gesù. La nostra presenza nel Consorzio Universitario a Roma è la conseguenza dell’intuizione ignaziana di ricevere dal “Vicario di Cristo sulla Terra”, come amava dire, quelle missioni che rendono un servizio più universale alla Chiesa e all’Umanità».
Di tale servizio si ha percezione anche solo contando, tra gli ex studenti della Gregoriana, 25 santi, 53 beati e 16 Sommi Pontefici, nonché il 32% dell’attuale Collegio Cardinalizio (73 su 227) e il 22% dell’episcopato cattolico mondiale (1.107 su 5.020). Alla fine dello scorso anno accademico, la Gregoriana contava 2.644 studenti di 120 diversi Paesi o nazionalità; 126 di essi sono giovani studenti della Compagnia, la cui formazione – ha sottolineato il Rettore Nuno da Silva Gonçalves – «è una dimensione essenziale della nostra missione a Roma». Tra i 306 docenti dell’Università, 86 sono gesuiti provenienti da 31 differenti nazioni. L’offerta accademica della Gregoriana comprende oggi sei Facoltà (Teologia; Diritto Canonico; Filosofia; Storia e Beni culturali della Chiesa; Missiologia; Scienze Sociali), due Istituti (Psicologia; Spiritualità) e sei Centri (Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici; Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”; Centro “San Pietro Favre” per i Formatori al Sacerdozio e alla Vita Consacrata; Centro di Spiritualità Ignaziana; Centre for Child Protection; Centro Studi Interreligiosi).
P. Sosa ha incoraggiato le Province a continuare a inviare «gesuiti giovani, ben scelti» per la loro formazione e «per rinforzare le équipe di formazione e di lavoro accademico in queste istituzioni così al centro del cuore della Chiesa e della responsabilità apostolica del corpo universale della Compagnia». E ha pure invitato ad ampliare la collaborazione. «Pian piano impariamo a lavorare ‘in rete’ come modo di migliorare la nostra capacita di ricerca e insegnamento. Il Consorzio Universitario a Roma ha questa grande opportunità di collegarsi alle centinaia di centri accademici della Compagnia e della Chiesa dappertutto nel mondo». Una collaborazione che miri ad approfondire «la nostra fede che promuove la giustizia e ci fa ministri della riconciliazione tramite il complesso dialogo interreligioso e interculturale».
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