Non appena inviata la notizia sulla elezione di P. Arturo Sosa, abbiamo cominciato a cercare alcune testimonianze in giro per il mondo sul nuovo Generale. Ecco cosa abbiamo scoperto…
P. Arturo Peraza, SJ: “P. Arturo Sosa è un gesuita con una grande capacità di ascolto e di prendere decisioni. E’ un uomo abituato a lavorare in situazioni complesse, sapendo come gestirle con serenità. Il lavoro al confine tra Colombia e Venezuela è davvero molto difficile a causa della diversità degli ambiti (sociale, scolastico, pastorale, ecc); in tutti questi settori ha saputo come sviluppare bene le attività. Può avere una grande visione, essendo consapevole dei cambiamenti sociali e intellettuali che si stanno verificando nel mondo di oggi “.
Fr. Dizzi Perales, SJ: “Arturo è uno dei gesuiti per i quali sento un sacco di ammirazione. Lo vedo come una persona eccellente, sempre attento alla dinamica della comunità, della missione educativa, del paese, della Compagnia di Gesù universale. E’ in grado di prendersi cura delle attività quotidiane e al tempo stesso di progetti su larga scala, sempre uniti a Gesù. ”
Nel corso della prima serata, dopo le elezioni, sono arrivate a caldo anche alcune testimonianze.
“Due aspetti emergono dalla sua personalità: la sua grande apertura e la sua esperienza in molti campi diversi di attività. È un uomo facilmente accessibile, molto aperto, con una buona formazione. (…) Ha fatto il suo magistero (un momento della formazione) in una grande cooperativa, lavorando con i contadini. Da lì si è allenato a guardare la società dal punto di vista dei poveri. Ma è stato anche direttore del Centro sociale e, più tardi, Rettore di una Università cattolica” (Luis Ugalde – Gesuita spagnolo vissuto in Venezuela per più di 60 anni).
Un gesuita che ha vissuto per 8 anni in comunità di Arturo Sosa, Gesù Redriguez Villarroel, lo vede come un uomo caratterizzato sia da ‘fede-giustizia’ sia da ‘fede-cultura’, con una visione ampia della Compagnia di Gesù, che include anche i laici. P. Arturo Sosa è stato molto efficiente nei progetti che ha portato nella regione di confine con la Colombia, rinforzando i rapporti con i gesuiti colombiani.
Nei corridoi della curia, alcuni membri dello staff – coloro che non sono parte della Congregazione Generale, ma che lavorano negli uffici a vari livelli – manifestavano la loro gioia, sottolineando come il nuovo generale ha un modo di fare che lo rende molto vicino alla gente. Altri ricordano che è un intellettuale e che potrà contrigbuire non poco al bene della Compagnia, ma allo stesso tempo rimane un uomo pratico. Una prova di questo è il fatto che era stato scelto per prendersi carico della logistica della Congregazione Generale.