Con questo discorso finale, p. Arturo Sosa ha concluso ufficialmente la GC36:
In questo momento di sentimenti contrastanti mi è venuto in mente questo brano del vangelo di Marco (4,26-29): 26 Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; 27 dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. 28 Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura».
Come membri della Congregazione Generale 36 abbiamo gettato il seme nel terreno, abbiamo cercato di dare il meglio di noi stessi per piantare. La terra produrrà i suoi frutti. Grazie a Dio non dipende da noi… l’abbiamo fatto riponendo la nostra speranza in Lui. Non sappiamo come crescerà, ma sappiamo che Lui la farà crescere, secondo i sui piani, senza necessariamente seguire i nostri, secondo i suoi desideri, senza corrispondere sempre i nostri…
Sono testimone privilegiato dell’amore e della tenacia con cui è stata preparata questa congregazione. Una preparazione in cui così tante persone hanno partecipato, oltre a coloro che ci hanno sostenuto con la loro preghiera costante. Avendo partecipato a questa esperienza possiamo immaginare quante ore ci sono volute per pensare il processo e scrivere la famosa Formula, convocare le congregazioni provinciali, raccogliere i postulati e le risposte alle domande, creare commissioni, accompagnare il cammino.
In questo momento voglio fare un riconoscimento speciale a coloro che occupano il balcone della Hall o che vediamo solo in alcuni momenti: segretari, traduttori, animatori della preghiera, il team di comunicazione, il gruppo tecnico… ma anche coloro che non abbiamo visto e hanno provveduto alla manutenzione e alla pulizia degli spazi che abbiamo usato. Per coloro che hanno progettato e costruito l’aula.
Le comunità dei gesuiti di Roma, che ci hanno accolto con generosa fraternità, meritano il nostro plauso. Si sono preparate con amore e ci hanno accompagnato per tutto questo tempo. Tra loro ci sono anche molte persone che non abbiamo visto che hanno reso piacevole soggiorno durante il periodo della congregazione.
Come il seme gettato a terra, non sappiamo come è cresciuto il seme della congregazione, è diventato un albero che da frutto… sappiamo solo che è stato l’opera del Signore attraverso tanti fratelli e sorelle a cui rivolgiamo un sincero grazie!