Si è tenuta questa mattina presso la Curia generalizia dei gesuiti la conferenza stampa di presentazione della Congregazione Generale 36ma che si aprirà il prossimo 2 ottobre alle ore 17.30 con la celebrazione della messa di apertura nella Chiesa del Gesù.
Padre Patrick Mulemi SJ, direttore dell’Ufficio Comunicazioni e pubbliche relazioni della Compagnia e portavoce della Curia Generalizia, ha introdotto i lavori ricordando che proprio il 27 settembre di 476 anni fa veniva approvata la Compagnia di Gesù da papa Paolo III. P. Mulemi ha inoltre presentato la rinnovata aula dell’assemblea, illustrando i quattro pannelli alle pareti, dipinti dall’artista sloveno, il gesuita padre Marko Ivan Rupnik, ispirati a brani della Scrittura e degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio.
Padre Antonio Moreno SJ, provinciale delle Filippine, ha spiegato il processo che ha portato alla preparazione della Congregazione, convocata dopo che l’attuale padre Generale, Adolfo Nicolás, al compimento dei suoi 80 anni, ha annunciato l’intenzione di presentare le dimissioni alla Congregazione Generale, che è l’organo supremo di governo della Compagnia di Gesù.
Orlando Torres SJ, rettore del Collegio internazionale del Gesù, ha illustrato, invece, il processo che porterà i 215 gesuiti (di cui 212 saranno gli elettori del Generale) provenienti dalle 66 Province, a soddisfare i due principali compiti che la Congregazione 36ma ha di fronte: “Elezione di un nuovo Generale e discussione sulle questioni più urgenti sulla vita e la missione della Compagnia”. Tutto il procedimento, ha detto padre Orlando, “è contenuto in un libricino ‘Formula Congregationis’. L’unica cosa che lì manca, la più importante, è ciò che lo Spirito vorrà ispirarci”. Una volta accettate le dimissioni di padre Nicolás, l’assemblea studierà la relazione sullo stato della Compagnia (De Statu) per identificare le caratteristiche richieste al futuro Generale. Da quel momento partiranno le “murmurationes”: ogni delegato può chiedere informazioni ai confratelli, in colloqui individuali. Vietato ogni confronto in gruppo e ogni “propaganda”. “I giorni di mormorazioni sono, come dice Ignazio, dedicati alla preghiera, al raccoglimento e alla penitenza. E’ un tempo di discernimento”. Per l’elezione, che avverrà presumibilmente all’inizio della seconda settimana di lavori, è necessario il voto a maggioranza assoluta (il 50 per cento più uno – quindi occorrono 107 voti).
Una volta eletto il nuovo Generale viene informato il Papa. In seguito la Congregazione procede nella discussione dei temi più urgenti che, ha dichiarato padre Moreno, riguardano “il rinnovamento della vita della Compagnia e la sua missione nella Chiesa”.
Nel suo intervento padre Federico Lombardi, assistente ad providentiam, consigliere generale ed ex provinciale d’Italia, ha dato un po’ di “numeri” sulla Compagnia. “Nel 2015 i gesuiti nel mondo erano 16.740: 12mila presbiteri, 1300 fratelli, 2700 scolastici e 753 novizi”. E’ interessante notare che, rispetto al passato, oggi i gesuiti hanno sempre più una provenienza dal “global South”: crescono infatti le vocazioni in Asia e Africa (da cui provengono il 60% dei novizi e degli scolastici), diminuiscono in Europa e America del Nord. “Sono 5mila i gesuiti europei, 5mila dalle Americhe (2600 America del Nord e 2400 America Latina), 5600 provengono dall’Asia, (4000 dall’India), e 1600 dall’Africa. Numeri che si rispecchiano anche nella composizione dei partecipanti alla Congregazione Generale”.
Padre Lombardi ha anche indicato i temi che hanno guidato la Compagnia fino a oggi, a partire dalle indicazioni della 35ma Congregazione Generale: “La riconciliazione con Dio, fra gli uomini e con il creato”.
Il nuovo Generale eletto sarà il 30mo dopo Sant’Ignazio.